Con il termine agopuntura si intende la stimolazione di punti della superficie corporea per mezzo di aghi a scopo terapeutico. Si tratta di una branca della Medicina Tradizionale Cinese molto efficace in alcuni specifici campi di applicazione.
L’agopuntura è senz’altro la branca della Medicina Tradizionale Cinese più nota al pubblico occidentale, anche perché è stata la prima tecnica terapeutica cinese ad essere introdotta in Europa, dapprima nel XVII° secolo grazie a olandesi e portoghesi che intrattenevano relazioni commerciali dirette con l’impero della Cina e successivamente, nel secolo XX°, da medici di origine indocinese. Oggi l’Agopuntura è praticata in tutto il mondo ed è scelta come terapia da milioni di persone.
Secondo la teoria dei meridiani o canali energetici, il nostro corpo è percorso da vie che conducono e regolano l’energia prodotta e immagazzinata dagli organi e dai visceri, garantendo tutte le funzioni vitali.
Su ogni meridiano sono stati individuati nei secoli dei punti che sfociano sulla superficie cutanea, nei quali è possibile percepire l’energia e agire su di essa. Si tratta appunto dei cosiddetti “agopunti“.
In una seduta di agopuntura, il medico, che ha già posto una diagnosi nel corso della visita secondo i principi della Medicina Tradizionale Cinese, individua sulla superficie corporea del paziente i punti che, combinati fra loro, costituiscono la formula terapeutica prescelta.
Attualmente vengono usati aghi monouso sterili di acciaio e rame, che garantiscono la massima sicurezza igienica.
Anche se in ogni caso si procede ad inserire con una manovra rapida e per lo più indolore l’ago negli strati superficiali della cute, per ottenere la stimolazione esatta che il medico ricerca al fine di conseguire un dato risultato, l’ago va più o meno approfondito e manipolato in modo opportuno . In questa fase, il paziente avverte delle sensazioni caratteristiche (formicolio, senso di pesantezza, sensazione di scossa elettrica o altro) che indicano la dinamizzazione dell’energia nel meridiano operata dalla stimolazione dell’ago. A questo punto gli aghi vengono lasciati inseriti nel punto per 20 – 30 minuti.
Alcuni effetti dell’agopuntura sono immediatamente percepibili: ad esempio l’effetto rilassante e l’azione antidolorifica si manifestano nel giro di pochi minuti dall’inserzione dell’ago. Altri effetti, coinvolgendo sistemi energetici complessi, vengono avvertiti a distanza di tempo.
L’Agopuntura intesa nel contesto della Medicina Tradizionale Cinese può essere considerata a ragione come una tecnica terapeutica di per sé quasi completa, in grado di apportare beneficio a numerosissime patologie.
In Occidente da parecchi anni l’Agopuntura è messa al vaglio dalla medicina ufficiale e sono numerosissimi gli studi pubblicati sulle sue più diverse applicazioni. Nelle banche dati scientifiche addirittura i lavori sull’Agopuntura superano per numero quelli sull’Omeopatia. Pur mancando ancora studi attendibili su tutte le applicazioni, sono state ormai accertate le virtù dell’Agopuntura in alcuni campi specifici.
Le applicazioni cliniche dell’Agopuntura riconosciute efficaci dalla comunità scientifica riguardano generalmente gli effetti della stimolazione di uno specifico agopunto, anche se nella tradizione cinese vengono utilizzati più punti combinati secondo precisi criteri di sinergia. In particolare è provata l’efficacia su alcune patologie.
Esistono numerose evidenze, al momento indagate attraverso progetti di studio in parecchi paesi, dell’efficacia dell’Agopuntura in diverse patologie:
I dati che provengono da questi studi condotti in Italia e all’estero sono molto incoraggianti e confermano che non si tratta soltanto di una tecnica antalgica (ambito nella quale spesso viene confinata), ma di un approccio terapeutico capace di regolare profondamente la fisiologia dell’organismo umano.
Considerando la virtuale assenza di effetti collaterali, l’Agopuntura si pone oggi come un promettente e sicuro strumento terapeutico. E’ comunque di primaria importanza rivolgersi sempre a medici di provata esperienza e che abbiano seguito un iter formativo specifico.