Dr. Andrea Valentini – Fisioterapista
Il dolore causato da una patologia dell’anca si può avvertire nell’inguine, nel gluteo e lungo la parte anteriore della coscia.
Questo si può irradiare anche in zone limitrofe (es. ginocchia) e può manifestarsi in maniera acuta o graduale.
Talvolta il dolore proviene da altre aree come la schiena o l’inguine (es. a causa di un’ernia) e può irradiarsi all’anca.
Sintomi come rigidità articolare, arrossamento, gonfiore locale, zoppia e impossibilità nel dormire dal lato coinvolto sono caratteristici del dolore all’anca.
Potreste notare che il dolore si presenti maggiormente durante l’attività ed è possibile che alcuni sintomi rendano difficile perfino la semplice camminata.
Non va, quindi, sottovalutato ed è necessario sapere come reagire prontamente.
Poiché il dolore all’anca può essere causato da diverse condizioni, vediamo quali possono essere le più comuni e frequenti:
• Artrosi
• Artrite
• Fratture
• Conflitto Acetabolare
• Borsiti
• Tendiniti
• Necrosi ossea
• Stiramento muscolare o lesioni tendinee
• Lesione acetabolare
• Lussazioni
• Tumori
Inoltre, gli atleti che eseguono movimenti di torsione ripetitivi sono tra i soggetti più a rischio di sviluppare questo tipo di condizione, oltre che soggetti anziani con osteoporosi marcata.
La visita medica specialistica è fondamentale per effettuare una corretta diagnosi quando si è in presenza di dolore all’anca.
Una volta individuata la causa, lo specialista indicherà il miglior percorso da far seguire prontamente al paziente.
Affinché la diagnosi sia più completa, questa può essere approfondita in base ad altri fattori come:
• Cause e origine del dolore
• Età
• Attività sportiva
• Sesso
• Stile di vita
La radiografia e la risonanza magnetica ad alto campo sono gli esami di diagnostica più utilizzati per indagare sulle possibili cause legate al dolore dell’anca.
E inoltre, a seconda della situazione, potranno essere effettuati altri esami per la valutazione, come per esempio le analisi del sangue o la TAC, soprattutto se si sospetta una osteonecrosi o fattori legati all’età.
Una volta conosciuta la causa all’origine del dolore all’anca bisogna agire tempestivamente.
Per alcune condizioni è sufficiente un approccio terapeutico conservativo.
In altre, invece, è indispensabile la chirurgia.
Nelle terapie conservative rientrano:
• Assunzione di farmaci non steroidei (FANS) per contrastare il dolore e alleviare l’infiammazione
• Terapia manuale
• Terapia strumentale come Tecar Terapia, Laser ad alta potenza e Onde d’urto focali
• Idrokinesiterapia
• Applicazione di ghiaccio sulla zona dolente
• Riposo da attività che evocano dolore
• Fisioterapia basata su esercizio terapeutico, stretching, rinforzo muscolare e propriocezione.
• Stabilizzazione dei risultati ottenuti per mantenere l’effetto terapeutico nel lungo periodo
A questi rimedi potrebbe aggiungere altre opzioni terapeutiche ad esempio il controllo del peso e dei carichi articolari, l’uso di plantari personalizzati su misura e scarpe adeguate, infiltrazioni e medicina rigenerativa.
Nel trattamento chirurgico ad oggi esistono nuovi tipi di interventi con accessi anteriori mini-invasivi, questo permette di:
• ridurre notevolmente il dolore post-operatorio dell’anca;
• risparmiare tessuto muscolare del paziente;
• ridurre notevolmente le perdite ematiche durante l’intervento;
• garantire una miglior condizione generale di salute nel post-chirurgia;
• mobilizzare l’articolazione precocemente e ridurre i tempi di recupero;
• permettere un ritorno più veloce alle attività quotidiane;
• ridurre i rischi legati all’intervento nonché alle perdite ematiche.
Con le moderne tecniche di incisione chirurgica come per esempio il taglio “bikini” anche l’impatto estetico sarà minimo, con una cicatrice di lieve entità e facile da nascondere con l’intimo.
Sarà sempre lo specialista ad indicare il percorso migliore da seguire e l’intervento più adatto in base alla anamnesi del paziente.
È fondamentale la prevenzione e una attività fisica adeguata per la buona salute dell’anca e per evitare di scatenare possibili infiammazioni e patologie correlate ad essa, gestendo al meglio la salute articolare e di conseguenza della persona a 360°.
Fisioterapista