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Onde d'urto

Dr. Davide di Pietro

Le onde d’urto rappresentano una tecnologia avanzata utilizzata in fisioterapia per il trattamento di numerose patologie muscolo-scheletriche, in particolare quelle che colpiscono tendini e articolazioni. Grazie alla loro capacità di stimolare la rigenerazione dei tessuti e ridurre il dolore, vengono impiegate con successo nel trattamento delle tendinopatie della spalla, del gomito e del tendine d’Achille, così come in presenza di ispessimenti tendinei e calcificazioni.
Presso Fisioradi Medical Center, l’utilizzo delle onde d’urto fa parte di un percorso terapeutico che integra strumentazione avanzata, terapia manuale ed esercizio terapeutico, garantendo un recupero ottimale per il paziente.

Onde d’urto: come funzionano e quali sono i benefici

Le onde d’urto sono onde acustiche ad alta energia che, applicate ai tessuti, generano una risposta biologica che stimola il processo di guarigione. 
Onde d’urto focali agiscono in profondità con maggiore precisione, ideali per trattare tendinopatie calcifiche e croniche.
Il principio di funzionamento è basato su un meccanismo di stimolazione meccanica e biologica, i cui effetti sono:

  • Induzione della rigenerazione tissutale, grazie all’aumento del metabolismo cellulare.
  • Riduzione dell’infiammazione e del dolore, migliorando la qualità della vita del paziente.
  • Neoangiogenesi, ossia la formazione di nuovi vasi sanguigni, che aumenta l’apporto di ossigeno e nutrienti alle aree trattate.
  • Effetto antifibrotico, fondamentale nei casi di ispessimento tendineo.
  • Riassorbimento delle calcificazioni, in particolare nella spalla, tendine di Achille, gomito e trocantere.
Il trattamento con onde d’urto non è invasivo, ben tollerato dai pazienti e offre risultati significativi in poche sedute.

Per quali patologie possono essere utilizzate le onde d’urto? 

Le onde d’urto vengono impiegate principalmente nel trattamento delle tendinopatie croniche, che spesso risultano difficili da risolvere con altri approcci terapeutici. Vediamo nel dettaglio le principali indicazioni.

  1. Tendinopatia della spalla
    La spalla è una delle articolazioni più soggette a tendinopatie, in particolare quelle che colpiscono il tendine del sovraspinato. Questa condizione può essere associata alla presenza di calcificazioni, che peggiorano la sintomatologia e limitano la mobilità dell’articolazione.

  2. Tendinopatia del gomito (Epicondilite ed epitrocleite)
    L’epicondilite laterale (o “gomito del tennista”) e l’epitrocleite (o “gomito del golfista”) sono infiammazioni croniche dei tendini estensori e flessori del polso.

  3. Tendinopatia del tendine d’Achille
    Il tendine d’Achille è uno dei tendini più sollecitati del corpo e spesso va incontro a fenomeni degenerativi, che ne provocano ispessimento e dolore persistente.

  4.  Ispessimento tendineo
    L’ispessimento tendineo è una risposta del corpo a sollecitazioni ripetute o microtraumi. Si tratta di una condizione in cui il tendine perde elasticità e aumenta di volume, riducendo la sua capacità di assorbire i carichi.
    Dopo il trattamento con onde d’urto, è fondamentale combinare terapia manuale ed esercizio terapeutico per ripristinare la fisiologica funzione del tendine.
 

Calcificazione: cosa si fa?

Le calcificazioni tendinee sono depositi di calcio all’interno dei tendini, spesso riscontrate nella spalla. Possono causare dolore intenso e limitazione del movimento, influenzando negativamente la qualità della vita.
Il trattamento con onde d’urto permette di:

  •  Stimolare il riassorbimento o la riduzione della calcificazione.
  • Stimolare la rivascolarizzazione dell’area trattata.
• Ridurre il dolore e migliorare la mobilità articolare

In genere, dopo alcune sedute, si osserva un significativo miglioramento della sintomatologia e, nel tempo, un progressivo riassorbimento della calcificazione.

Il percorso riabilitativo

Presso Fisioradi Medical Center, il paziente segue un percorso di cura che non si limita al solo trattamento con onde d’urto, ma prevede un approccio integrato (terapia strumentale, trattamento manuale ed esercizio terapeutico)
 
1.Fase strumentale: Onde d’urto
    • Il percorso inizia con una valutazione fisioterapica per identificare la problematica.
    • Si applicano le onde d’urto, con parametri specifici in base alla patologia.
    • Le sedute, generalmente da 3 a 5, permettono una riduzione del dolore e un miglioramento della funzionalità.erapia manuale
 

2. Terapia manuale:

Si abbina la terapia manuale per:

  • Migliorare la mobilità articolare.
  • Eliminare tensioni muscolari che possono influire sul tendine.
  • Ottimizzare la biomeccanica del movimento.
3. Esercizio terapeutico:
Questa fase è essenziale per lavorare sull’elasticità del tendine, sul rinforzo muscolare per stabilizzare il risultato ottenuto e sulla prevenzione delle recidive.
 Il protocollo prevede:
  • Mobilizzazione passiva e stretching per il recupero e mantenimento dell’elasticità tendinea
  • Idrochinesiterapia, per stimolare e rinforzare la muscolatura evitando sovraccarichi e controllando il dolore .
  • Esercizi di rinforzo progressivo per migliorare la resistenza del tendine.
  • Esercizi funzionali per il ritorno all’attività quotidiana o sportiva.

Dr. Davide Di Pietro
Fisioterapista