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Sovraccarico articolare nell’accrescimento

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Sovraccarico articolare nell’accrescimento

ETA’ DELLO SVILUPPO E LE MODIFICHE DELLA COLONNA VERTEBRALE

Il sovraccarico articolare nell’accrescimento è un fattore indispensabile da prendere in considerazione. Infatti è nell’età scolare, dai 6 ai 12 anni, che l’organismo prepara la sua struttura ossea e muscolo-legamentosa. Ciò avviene tramite piccole modifiche giornaliere e prolungate nel tempo.

Tutti i carichi superiori al 30% del peso corporeo, influenzano attivamente e passivamente la colonna vertebrale, agendo con un effetto “piallatore” durante lo sviluppo. Si modifica così quella delicata linea evolutiva e la relativa la struttura corporea. Infatti, il peso distribuito in maniera non omogenea provoca atteggiamenti non morfologici, ovvero che non seguono la linea naturale dell’evoluzione, determinando atteggiamenti posturali errati.

In particolare le modifiche più importanti che si vanno a determinare sono :

  • Atteggiamento in Cifosi della colonna a livello dorsale
  • Paramorfismi, ovvero atteggiamenti scoliotici e iper-cifotici
  • Disfunzioni della respirazione e dei movimenti nello spazio
  • In gravissimi casi Dismorfismi, ovvero vere e proprie modifiche da sovraccarico articolare

IL SOVRACCARICO ARTICOLARE NELL’ ATTIVITA’ SCOLASTICA

I principali fattori da considerare durante l’età evolutiva sono :

  • Il carico degli zaini e libri che quotidianamente vengono trasportati
  • L’atteggiamento della colonna durante lo studio a scuola e a casa
  • L’utilizzo delle articolazioni durante le attività in classe

Diversi studi hanno verificato come il peso degli zaini a scuola influisca sulla colonna vertebrale. In media un bambino di 32 Kg (circa 8-10 anni) porta uno zaino di 9kg, circa il 210% del peso ideale di 4kg. Il trasporto breve e non protratto non causa gravi danni. Al contrario, nel caso di un bambino che quotidianamente va a scuola, si parla di un vero e proprio sovraccarico mantenuto nel tempo, che lentamente usura e modifica il corpo.

        

Stesso discorso, anche in assenza di pesi.  E’ l’atteggiamento a dorso curvo durante le ore scolastiche (ca 7 ore giornaliere), rispetto a quelle destinate allo svago (in media 2 ore), a creare problemi. Ciò comporta una riduzione notevole del movimento articolare. Infatti, tale movimento è limitato solo alla testa e gli arti superiori, con progressiva diminuzione dell’utilizzo dei muscoli del tronco e delle gambe.

Per concludere, l’attività sportiva vera e propria viene spesso ridotta a 2 ore settimanali e spesso le modifiche e gli atteggiamenti adottati vengono trascurati.

IL SOVRACCARICO ARTICOLARE COME CONTRASTARLO

Per contrastare gli effetti del sovraccarico articolare è necessario mantenere un’attività sportiva prolungata. Tutto ciò è possibile limitando i libri da trasportare quotidianamente, portando solo l’essenziale a scuola ed effettuando attività sportiva post-scuola di 1-2 ore al giorno. Le attività di educazione fisica devono essere integrate con educazione ai carichi e atteggiamenti posturali.

RIEDUCAZIONE POSTURALE PER LA SALUTE FISICA DEI RAGAZZI 

La fisioterapia diventa quindi fondamentale nella rieducazione della colonna vertebrale e della respirazione, con esercizi di rieducazione posturale, unita a movimento e rinforzo delle articolazioni poco sfruttate durante le attività quotidiane.

Nel caso in cui la situazione sia più sviluppata, con dolore costante e protratta nel tempo, è necessario passare a trattamenti più mirati. Tramite la terapia antalgica è possibile ridurre notevolmente il dolore a cui si può andare incontro in seguito a disfunzioni bio-meccaniche. Allo stesso modo, la fisioterapia in piscine riabilitative e le terapie posturali per la respirazione e la distribuzione dei carichi diventano indispensabili nel recupero della colonna e della naturale fisiologia del corpo.

La prevenzione è possibile e deve essere un lavoro globale, a partire dalla persona e dal suo nucleo familiare, fino agli specialisti del settore. Si  otterrà così il miglior risultato possibile e la salvaguardia della salute.