CHE COS’E’ L’ISOCINETICA
L’ isocinetica è una metodica nata nel 1967 negli Stati Uniti, usata in campo riabilitativo e sportivo. Tecnicamente, è un movimento che avviene a velocità angolare costante contro una resistenza accomodante. In pratica, permette di far compiere ad un gruppo muscolare, lungo l’intero ROM (Range of Motion), una contrazione muscolare al massimo delle capacità dello stesso.Per Range of Motion s’intende l’arco di movimento massimo che un’articolazione può compiere prima dei limiti fisiologici. Quindi, tramite l’isocinetica è possibile ottenere il massimo risultato muscolare, con la resistenza adatta, a sforzo minimo.
COME SI UTILIZZA L’ISOCINETICA
Grazie ad un macchinario dedicato, sensibile alle minime variazioni di movimento e forza, è possibile conoscere al dettaglio ciò che vogliamo ottenere. Sfruttare, per esempio, il movimento passivo continuo delle articolazioni, per ottenere un aumento del ROM stesso, o, effettuando un TEST di verifica, è possibile valutare il livello di forza, di lavoro e potenza muscolare.
Pochi centri in Italia sono provvisti di questa tecnologia dati i costi del macchinario.
Sulla base dei dati rilevati, è possibile elaborare un programma di trattamento, che procede con la valutazione stessa. Di conseguenza, si ottiene un processo riabilitativo che muta nel tempo e che mira al massimo recupero nel minor tempo.
L’esercizio isocinetico diventa quindi essenziale nella riabilitazione sportiva e ortopedica.
Testare i livelli di forza dei muscoli significa identificare un’eventuale stabilità o instabilità articolare. I test possono essere ripetuti e confrontati durante le varie fasi della riabilitazione. La macchina fornisce grafici e dati oggettivi non modificabili dal terapista.
DA CHE COSA E’ COMPOSTO IL MACCHINARIO PER L’ISOCINETICA?
Si possono distinguere le seguenti componenti :
Le articolazioni più frequenti da testare sono la caviglia, l’anca, il ginocchio, la spalla e il gomito. Cambiando il terminale, collegato al dinamometro dell’ isocinetica, cambia la regione da testare o allenare.
DIFFERENZA FRA AZIONE ISOTONICA E AZIONE ISOCINETICA
Si differenzia dai macchinari ad azione isotonica che non permettono di muovere l’articolazione e non reclutano tutta la potenza muscolare. Non è possibile agire su quei punti di debolezza o di massima forza espressi nel movimento dell’articolazione.
Per esempio, nel ginocchio, il massimo della resistenza si ha a 0°, ovvero quando la tibia è parallela al terreno. In questo caso, nell’esercizio isotonico, la forza è pari a 0° e il massimo lavoro si ottiene negli ultimi 30° di lavoro articolare.
Con l’isocinetica ciò non accade, perché il macchinario adatta la resistenza alla variazione di accelerazione al peso, di verso contrario. Sin dai primissimi gradi, quindi, si riescono a reclutare le fibre muscolari interessate, ottenendo, quindi, un esercizio a massima forza.
ISOCINETICA NEL TRATTAMENTO ORTOPEDICO E SPORTIVO
Grazie alla comodità del macchinario possiamo compiere un esercizio isocinetico. Di conseguenza, in tutti i pazienti che richiedono una flesso-estensione articolare, si può lavorare comodamente. Quindi, ci rivolgiamo ai pazienti post trauma o con dolore acuto, che possono compiere movimenti indolori, aumentando il ROM al massimo della forza.
Appena il paziente sente un leggero fastidio è possibile salire di 3-4° al di sopra della soglia del dolore e in 10-15 minuti quei gradi saranno meno dolorosi. Abbiamo quindi recuperato una maggiore mobilità articolare, utilissimi per la riabilitazione.
Nello sportivo, e in alcune patologie muscolari, il lavoro eccentrico (contrazione e allungamento muscolare) è fondamentale. Purtroppo è difficilmente ottenibile tramite macchinari da palestra ed esercizi attinenti.
L’esercizio eccentrico richiede una resistenza del 100% della forza impressa o addirittura superiore del 5-10%. Diventa quindi impossibile ottenere un risultato simile. Si va quindi a parlare quindi di esercizi a carattere isocinetico.
Nonostante la difficoltà apparente, l’isocinetica permette di lavorare al 100% della resistenza. Ciò è possibile grazie alla risposta del macchinario all’azione muscolare, inferiore di una piccola percentuale rispetto alla macchina. In pratica il macchinario “vince” la resistenza del paziente; il muscolo ora è in grado di lavorare in contrazione eccentrica.
SVANTAGGI DELL’ISOCINETICA
Nonostante il largo utilizzo questo macchinario presenta alcuni svantaggi :
Nonostante questi svantaggi l’Isocinetica è un valido alleato nella riabilitazione.
L’abbinamento dell’ esercizio isocinetico a riabilitazione fisioterapica e riatletizzazione determinano risultati significanti.