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LA CUFFIA DEI ROTATORI

 Dr. Marco Filippini – Fisioterapista

CHE COS’È LA CUFFIA DEI ROTATORI?

Con il termine cuffia dei rotatori si intende un gruppo di quattro muscoli che originano dalla scapola e si inseriscono nell’omero. Questi muscoli sono:
– SOVRASPINATO (SVSP)
– SOTTOSPINATO (SSP)
– PICCOLO ROTONDO (PR)
– SOTTOSCAPOLARE (SSC)
I primi tre sono deputati principalmente alla rotazione esterna e all’abduzione della spalla, mentre il muscolo sottoscapolare è responsabile della rotazione interna e dell’adduzione.
Tutti i muscoli della cuffia dei rotatori hanno anche la funzione di stabilizzare la testa dell’omero nella glena della scapola.

PERCHÈ VIENE CHIAMATA “CUFFIA” DEI ROTATORI?

Questo gruppo muscolare viene chiamato così perché avvolge la testa dell’omero come se fosse una vera e propria cuffia, mantenendola ben centrata nella glena.

PERCHÈ È COSI’ IMPORTANTE QUESTO GRUPPO MUSCOLARE?

La cuffia dei rotatori è molto importante perché, oltre partecipare nei movimenti di rotazione interna ed esterna, abduzione e adduzione dell’omero è responsabile della stabilità della spalla, in particolare dell’articolazione gleno-omerale.

QUAL È LA PATOLOGIA PIU’ COMUNE DELLA CUFFIA DEI ROTATORI?

La patologia più comune della cuffia è sicuramente la lesione degenerativa del tendine del muscolo sovraspinato, che colpisce un’ampia fetta di popolazione. Infatti, a 60 anni di età circa il 30% delle persone ha una lesione parziale o totale del sovraspinato, mentre a 80 la percentuale sale fino al 50%.
La posizione di questo muscolo, posto tra acromion e testa dell’omero determina che, tra i muscoli della cuffia, questo sia molto spesso il primo tendine che subisce una degenerazione delle proprie fibre.
Molto più raramente, soprattutto nei soggetti giovani, la rottura della cuffia ha origini traumatiche.

COME CI SI ACCORGE DI AVERE UNA LESIONE DELLA CUFFIA DEI ROTATORI?

Il sintomo principale di questa lesione è il dolore, spesso acuto e notturno, associato ad una limitazione dei movimenti della spalla.
Quando subentra un problema di questo genere è fondamentale rivolgersi ad un ortopedico specialista della spalla, che, attraverso dei test sarà in grado di capire l’origine del dolore. Per una diagnosi precisa e accurata sono fondamentali anche gli esami diagnostici: RX in tre proiezioni: antero-posteriore, ascellare, a “Y” di Neer; ECOGRAFIA e RMN ad alto campo magnetico (1,5 Tesla) permettono di valutare dettagliatamente la condizione della spalla.

QUAL E’ IL TRATTAMENTO PER CURARE UNA LESIONE DELLA CUFFIA DEI ROTATORI?

Dopo aver effettuato la visita, visionato gli esami diagnostici e preso in considerazione altri parametri (ampiezza della lesione, età del paziente, ecc…) l’ortopedico saprà consigliare al paziente se la spalla esaminata necessita di un intervento chirurgico o se sarà sufficiente un trattamento conservativo.

IN CHE COSA CONSISTE IL TRATTAMENTO RIABILITATIVO?

Il trattamento riabilitativo si pone l’obiettivo di ridurre o eliminare il dolore, recuperare al massimo delle potenzialità il movimento dell’articolazione e rinforzare ed equilibrare la muscolatura della spalla.
Nel caso in cui si sia optato per un trattamento conservativo questo prevede:
– Nelle prime 4/6 settimane mobilizzazioni passive e idrokinesiterapia e, in caso di infiammazione, terapie fisiche per ridurla
– Nella seconda fase, anch’essa della durata di 4/6 settimane, il trattamento consiste nel recupero della forza e della propriocettività in palestra
Nel caso in cui il paziente abbia subito un intervento chirurgico il decorso post-operatorio sarà:
– Mobilizzazioni passive fino a 30 giorni dall’intervento poi si introduce l’idrokinesiterapia ed in seguito si passa al lavoro in palestra con esercizi propriocettivi e di rinforzo muscolare.
Nel caso in cui è necessario l’intervento chirurgico è fondamentale eseguire un percorso terapeutico pre-operatorio in quanto è bene che, al momento dell’intervento, la spalla riesca ad eseguire tutti i movimenti in tutti i piani dello spazio senza limitazioni.

Dr. Marco Filippini
Fisioterapista