La pratica di un’attività ginnica adeguata alla propria età, può aiutare gli anziani a concepire il trascorrere del tempo in modo positivo creando le basi per il raggiungimento di un benessere psicofisico.
Quali sono i benefici specifici del Pilates per la Terza Età ?
Il Pilates è considerata la ginnastica ideale per la Terza Età, poiché aiuta a mantenere e ripristinare la flessibilità e la mobilità articolare perdute con l’avanzare dell’età.
Si tratta dunque di un tipo di esercizio molto utile a combattere problemi legati all’artrosi, all’osteoporosi e alla coxartrosi, ovvero l’alterazione e la perdita di mobilità articolare dell’anca. Non c’è disciplina migliore per mantenere un buon tono muscolare, donare mobilità alle articolazioni ed evitare gli acciacchi che con l’età si possono presentare più di frequente. Le ricerche scientifiche hanno dimostrato che, attraverso l’allenamento, le cellule staminali muscolari che nel corso degli anni vanno pian piano diminuendo si possono auto-rigenerare, creando una vera e propria barriera contro l’invecchiamento.
Inoltre il Pilates è indirizzato al rafforzamento e all’allungamento dei muscoli, mantenendo il più possibile una discreta flessibilità articolare che con l’avanzare dell’età va incontro necessariamente ad un irrigidimento.
Su quali muscoli agisce il Pilates?
Nel Pilates si lavora principalmente sui muscoli addominali, nonché sui muscoli erettori della colonna vertebrale: rafforzando tali distretti muscolari si correggono i difetti posturali più comuni, come la gobba o l’atteggiamento cifotico, e si limita il rischio di prolasso degli organi, soprattutto a livello della vescica, evitando la comparsa di sintomi di incontinenza.
E’ vero che il Pilates allevia i dolori articolari?
Il Pilates, basato su un’armonia profonda tra respirazione ed esecuzione degli esercizi, ha un’azione rilassante sul corpo, donando quindi sollievo ai dolori articolari e portando beneficio anche all’apparato cardiocircolatorio. Le sedute infatti alternano attività motorie vere e proprie, volte al rinforzo muscolare, a esercizi di rilassamento (come lo stretching, eseguito per l’allungamento dei muscoli) e a tecniche di respirazione, molto utili per allontanare dal corpo le tensioni psicofisiche.
Il Pilates è una ginnastica sicura?
Nel Pilates tutti i movimenti sono eseguiti con controllo e accuratezza e ciò consente di evitare traumi, il che soprattutto a una certa età è molto importante.
Il Pilates mantiene una colonna vertebrale più mobile?
Il Pilates pone enfasi sulla mobilità della colonna vertebrale tanto che il suo inventore, “Joe Pilates”, era solito dire: “Se la tua colonna vertebrale è rigida a 30 anni tu sei vecchio, se invece è ancora mobile a 60 anni tu sei giovane”. Quale metodo migliore quindi per invertire il processo biologico e sentirsi ancora dei ragazzini?
Col Pilates addio osteoporosi?
Il Pilates si concentra sulla forza muscolare e sulla flessibilità andando ad incrementare la densità ossea, fondamentale per prevenire e combattere l’osteoporosi, particolarmente presente nelle donne. Con la menopausa, infatti, la perdita di tessuto osseo può raggiungere il 5% della massa totale all’anno.
L’osteoporosi è una condizione piuttosto comune negli anziani. Con questa patologia, lo scheletro diventa più fragile e più suscettibile alle fratture. Dopo un trauma apparentemente minore può provocare mal di schiena, a causa di contratture muscolari, o microfratture e deformità della colonna vertebrale, con la diminuzione in altezza del femore e della colonna stessa, parti queste normalmente più colpite da osteoporosi.
Siccome il metodo Pilates lavora anche per rinforzare i muscoli, la probabilità di frattura diminuisce esponenzialmente, sia perché gli anziani pilates praticanti hanno un migliore equilibrio e miglior facilità di movimento, sia perché le loro ossa sono protette da una adeguata massa muscolare.
Quindi, se siete in età avanzata e volete evitare gli effetti negativi di una vita sedentaria o accusate già alcuni dolori articolari, il Pilates potrebbe essere la vostra grande soluzione. Provare per credere!
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