C’è una cosa molto importante da controllare in questo momento della vita del bebè
DISPLASIA DELLE ANCHE
Approfondiamo l’argomento con la Dr.ssa Giada Salvatori, Specialista in Ortopedia Pediatrica e Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia.
Di che si tratta e quali sono le cause
L’articolazione dell’anca (tra testa del femore e la parte del bacino detta «acetabolo») non si forma correttamente in gravidanza e alla nascita può presentare un quadro più o meno grave: dalla «displasia» (l’acetabolo non è ben formato) alla «lussazione» (la testa del femore è fuori posto). Le cause non sono del tutto note. I bimbi più a rischio sono quelli con presentazione podalica e familiarità di 1° grado.
Perché è importante una diagnosi precoce
Perché in questo caso il trattamento ha un’elevata percentuale di successo con sistemi semplici. Una diagnosi tardiva porta invece a: peggiori risultati, maggior rischio di necrosi e di zoppia, necessità di interventi maggiori, rischio di protesi di anca in età giovanile.
Come diagnosticarla
Le chiavi per la diagnosi sono: un corretto esame obiettivo (la «manovra di Ortolani»: è ormai obbligatorio registrarla sul libretto di nascita) e l’ecografia eseguita da mani esperte. Questa dovrebbe essere eseguita: alla nascita in caso di Ortolani positivo; tra la 4^ e la 6^ settimana di vita a tutti gli altri (ultime raccomandazioni delle società di pediatria, radiologia e ortopedia pediatrica).
Cosa fare e a chi rivolgersi
La gestione varia in base alla classificazione di Graf: Grado 1a/b indica normalità. Grado 2a: necessita di norme posturali (mantenere le gambine aperte e piegate nel trasporto, in braccio, nell’allattamento, ecc) e ricontrollare con ecografia. Per gradi superiori (2b, 2c, D, 3, 4): rivolgersi a ortopedici pediatrici con elevata esperienza per avviare un trattamento vero e proprio.
Che trattamenti sono previsti
In base a gravità, età, clinica, ecc: divaricatori dinamici o statici (Pavlik, Tubingen, Milgram, ecc), riduzione «incruenta» (senza chirurgia) e confezionamento di gesso; riduzione «cruenta» (con chirurgia)
Cosa bisogna evitare
Trattamenti inutili (il doppio pannolino, le mutandine rigide), forzati (posizioni eccessive), centri con poca esperienza (meglio se in grado di gestire dai divaricatori a chirurgia)
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La Dr.ssa Salvatori si occupa delle principali patologie del bambino dall’ETA’ NEONATALE:
• displasia dell’anca
• piede torto congenito
• torcicollo miogeno congenito
• paralisi cerebrali infantili
e delle patologie tipiche in ADOLESCENZA:
• piede piatto
• scoliosi
• disturbi della deambulazione
• patologie della crescita
• dismetrie