CHE COS’E’
Il morbo di Crohn è un processo infiammatorio cronico che può interessare tutto l’apparato digerente, dalla bocca all’ano. L’organo più colpito è l’intestino tenue (70% dei casi), soprattutto l’ileo terminale.
Il processo infiammatorio è transmurale, interessa cioè la parete intestinale a tutto spessore; le ulcere della parete possono determinare inspessimento con conseguente stenosi (restringimento) del viscere (forma stenosante), fistole con gli organi vicini e raccolte ascessuali (forma fistolizzante)
TRATTAMENTO CHIRURGICO
La maggior parte dei pazienti affetti da morbo di Crohn, nonostante i progressi nella terapia medica, necessita di intervento chirurgico durante la sua storia clinica.
La chirurgia radicale, con asportazione di lunghi tratti di intestino, proposta inizialmente, non diminuisce il rischio di recidiva di malattia e ripetute asportazioni di tratti di intestino possono comportare lo sviluppo di sindrome da intestino corto, con relativo malassorbimento di sostanze nutritive.
Negli ultimi venti anni si è assistito allo sviluppo di tecniche chirurgiche conservative, anche con l’ausilio della laparoscopia, con l’esecuzione di interventi volti ad allargare il lume dell’intestino, laddove ristretto, senza diminuire la superficie intestinale assorbente (le cosiddette stritturoplastiche). Le stritturoplastiche, inizialmente proposte per la malattia stenosante, oggi vengono proposte, in casi selezionati, anche per la malattia fistolizzante, laddove si possa temere l’insorgenza di una sindrome da intestino corto.
Un capitolo a parte è costituito dalla malattia paranale di Crohn con fistole ed ascessi anali la cui cura richiede conoscenze proctologiche specifiche.
Bibliografia:
Rewiew article: indication and type of surgery in Crohn’s disease
Poggioli G. Pierangeli F. et al Dis. of colon and rectum 2003
Michelassi F. et al An International multi center study os the side to side isoperistaltic strictureplasty in Crohn’s Disease. Disease of colon and rectum 2007