Con spina calcaneare o sperone intendiamo una esostosi, cioè una neoformazione benigna di osso, posizionata nella parte inferiore del tallone. In genere ha origine all’altezza del calcagno, nel punto in cui inizia la fascia plantare. Si tratta di una patologia a carattere degenerativo, cagionata perlopiù dall’artrosi o dalla cronicizzazione della fascite plantare che causa un deposito di sali di calcio a livello dell’inserzione del tendine sull’osso. La spina calcaneare talvolta si presenta senza sintomi. La sintomatologia più ricorrente è un dolore simile a quello causato da uno spillo che viene inserito nella carne. Il dolore normalmente si avverte al risveglio, nel momento in cui viene poggiato il piede a terra e aumenta stando in piedi, con alcuni tipi di calzature, a piedi nudi e alla palpazione della zona interessata. Con il riposo e con il sonno regredisce. Tale problematica può rendere la deambulazione complicata, al punto da costringere a caricare esclusivamente il piede sano, con conseguenti problemi posturali.
La patologia nella sua forma più acuta può cagionare gonfiore, rossore e calore nella parte coinvolta.
Le cause della spina calcaneare non sono sempre rintracciabili. Di seguito le più frequenti.
Genetiche: nei geni di alcune persone c’è una maggiore predisposizione a contrarre la malattia a causa di una specifica conformazione dell’osso calcaneare che lo sottopone ad una trazione tendinea più intensa del normale.
Obesità: il sovrappeso comporta maggiore sollecitazione dei sistemi tendinei.
Errori posturali nella deambulazione: sono alla base di sollecitazioni anomale dei sistemi tendinei.
Attività sportive: soprattutto se molto stressanti e praticate senza il dovuto allenamento con calzature inadatte.
Alla base di tale patologia possono esserci anche micro traumi ripetuti e il cosiddetto piede piatto.
La diagnosi della spina o sperone calcaneare si esegue mediante: visita medica specialistica, radiografia del piede, risonanza magnetica o ecografia per indagare sullo stato dei tessuti molli adiacenti alla spina.
Il trattamento punta a lenire il dolore. Esso può essere conservativo o chirurgico.
Il primo passo del trattamento conservativo consiste nell’eseguire cure per tenere sotto controllo la sindrome dolorosa e l’infiammazione. Pertanto si comincia con il rimedio naturale più efficace, cioè il riposo e l’applicazione di una borsa di ghiaccio. Nei casi più critici si procede con infiltrazioni di cortisonici e antinfiammatori. Durante la notte è possibile applicare dei tutori e di giorno gambaletti e tutori di sostegno del tallone per agevolare la deambulazione. Una volta passata la fase dell’infiammazione acuta si potranno usare calzature con suole morbide o plantari di scarico per camminare e riprendere gradualmente gli allenamenti in caso si praticassero sport.
La terapia fisica è molto indicata, come laser alta potenza, tecarterapia ed ultrasuoni. Un trattamento con onde d’urto focali anche se un po’ dolorosa può fornire risultati importanti per il riassorbimento della calcificazione e la riduzione dell’infiammazione.
In un secondo momento vanno affrontate le problematiche posturali statiche o dinamiche per scongiurare le recidive. La muscolatura sottoposta ad eccessiva tensione deve essere allungata e vanno rinforzati gli antagonisti. È fondamentale, altresì, che il paziente sia in grado di autocorreggersi.
Il trattamento chirurgico si concretizza in due distinte tipologie di operazione: l’eliminazione dello sperone calcaneare o la resezione della fascia plantare per allentare l’eccesiva trazione. L’intervento deve essere eseguito esclusivamente in presenza di dolore costante non risolvibile attraverso altre terapie, in quanto non ha esito certo ed il dolore può proseguire anche dopo l’intervento.
Il recupero da questi interventi, altresì, è piuttosto lungo e nel caso di sportivi può richiedere anche sei mesi. L’operazione chirurgica è generalmente eseguita in day hospital e richiede un’anestesia locale.
Per scongiurare la presenza di spina calcaneare è importante fare prevenzione. A tale proposito è importante indossare scarpe idonee all’attività svolta ed al proprio piede, mantenersi in forma evitando situazioni di sovrappeso. Queste ultime sono alla base di sforzi eccessivi sul tallone. È fondamentale anche mantenere una postura corretta per scongiurare un eccessivo sovraccarico su una parte del piede.